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Alla scoperta di Malta, l’isola gialla di Rossella: voi espatriereste qui?

 

Le splendide amiche del blog Amiche di fuso, noto come punto di riferimento delle donne esptriate, per ospitare racconti di vita, esperienze, emozioni, sensazioni, gioie e dolori, hanno pubblicato un racconto di Rossella, del team di Maltaway, per andare alla scoperta della ”sua isola gialla” e…innamorarsene!!

Vivere nella gialla isola di Malta di Rossella

Pronti a vedere Malta attraverso gli occhi innamorati di Rossella? 

Quando lui mi ha detto andiamo a vivere a Malta ho impiegato due notti per prendere una decisione e poi ho detto SI’.

Stanca del solito lavoro, ormai senza nessuna motivazione o interesse, e della vita da pendolare su Milano, felice di realizzare quello che era un desiderio di anni, ho detto quel fatidico sì.

Nessuna festa per salutare chi rimaneva, forse per dare continuità alla nostra nuova vita senza separazioni o, forse, non ancora sicuri della nostra scelta.

Dopo pochi mesi, organizzata una piccola spedizione e con due pesanti valigie al seguito, salutata una grande amica che ci ha accompagnato in aeroporto e lasciato scorrere un fiume di lacrime, alla bella età di 50 anni, sono sbarcata su questa splendida isola.

Ora ci vivo da alcuni anni.

Appena atterrata mi hanno accolto i colori ambrati del deserto, la terra bruciata dal sole, le case con i tetti piatti con le taniche d’acqua e il bucato steso ad asciugare, il vociare fragoroso dei suoi abitanti in una lingua incomprensibile, i nomi dei paesi così arabeggianti.

Milano non l’ho mai amata, anzi in molte occasioni l’ho odiata.

Valletta mi ha fatto innamorare fin dal primo giorno.

A Malta ho ritrovato gli stimoli giusti per ripartire da capo, quella progettualità e voglia di costruire qualcosa persa da tempo, la possibilità di dedicarmi nel mio  lavoro, oltre alla mia professione come legale,  anche alle mie grandi passioni cioè il mondo dei viaggi e dell’Education.

Malta mi ha fatto ritrovare il sorriso del cartolaio, del ferramenta, del piccolo negoziante di alimentari dove in un buco di pochi metri quadri trovi tutto quello che ti può servire come in un bazar.

Mi ha fatto dimenticare i visi tristi di tutti i giorni in metropolitana di perfetti sconosciuti che intendono rimanere tali.

Mi ha fatto incontrare gente locale alla fermata del bus, su una panchina, in un bar, su una spiaggia, pronti a dialogare senza sosta, senza tempo, senza fretta di scappare via e pronti ad accompagnarti fin sotto casa in auto quando hanno cancellato la corsa del bus che stavi aspettando.

Io amo definire Malta l’isola del giallo.

Il giallo è il colore tipico della pietra calcarea maltese con cui sono costruiti la maggior parte dei suoi edifici e che riluccica di giorno illuminato dal sole e crea atmosfere fiabesche alla sera sotto la luce dei lampioni.

Il giallo è anche il colore del sole che contrasta con l’azzurro del suo mare meraviglioso e il blu del suo cielo.

Il giallo è il colore della sfoglia dei pastizzi, il tipico cibo da strada maltese, riempiti di ricotta o di crema di piselli da gustare caldi appena sfornati a colazione con il cappuccino come fanno i maltesi.

E’ stato un amore a prima vista tanto che dopo un anno che ero qui mi ha fatto venire la voglia di scrivere la mia guida di Malta attraverso i miei occhi e le mie esperienze, di raccontare la mia isola gialla.

Quando rientro a Milano rivedere il grigio dei nostri palazzi ordinati nelle nostre cittadine ordinate mi lascia un senso di tristezza.

Oramai mi sono abituata anche al ‘’disordine’’ maltese dove i palazzi moderni trovano spazio tra edifici diroccati pronti per essere abbattuti, dove convivono stili diversi senza nessun rigore estetico ed architettonico, dove le strade sono un susseguirsi di buche e dossi, dove l’auto viene lasciata in mezzo alla via per scendere a salutare un amico al bar, dove l’autista del bus ferma il mezzo pieno di gente per andare a prendere un panino al bar.

A chi mi chiede com’è Malta dico che è l’isola dei contrasti dove convivono la calorosità della cultura mediterranea con la rigidità anglosassone, dove i suoi edifici antichi si integrano con quelli moderni, dove il sacro si unisce al profano, dove le tradizioni radicate del suo popolo coesistono con altre diverse culture del mondo.

Mi piace andare nei suoi villaggi all’interno di Malta o nella vicina isola di Gozo dove la vita scorre ancora tranquilla, i bimbi giocano liberi nei parchi ed i vecchi stanno seduti al bar a chiacchierare.

La quiete viene scossa solo dalle tradizionali feste religiose che si tramutano poi in assordanti parate delle bande musicali, in concerti a tutto volume e negli immancabili fuochi d’artificio che illuminano le notti maltesi da aprile ad ottobre.

Mi piace la sensazione di camminare vicino al mare  e di riempirmi la mente dei suoi colori.

Quando ho bisogno di riflettere, di riprendermi  anche da momenti di sconforto o tristezza, di gioire, ma anche di non pensare, mi siedo su quella che è diventata la mia panchina in riva al mare …e anche la mia mente si colora di giallo!

Rossella, Malta.

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