
Manca poco alla fatidica data del 29 marzo, annunciata da tempo per l’uscita dell’Inghilterra dall’Europa, e dalle vicende degli ultimi giorni si prospetta un’uscita no deal ovvero senza nessun accordo formale.
Nessuno sa ancora dire se ci saranno accordi entro il 29 marzo oppure rinvii, periodi di transizione ma, al momento, la mancanza di accordi lascia presagire un’uscita con davvero tante ripercussioni e problemi sia per chi vive in Gran Bretagna sia per chi vuole andare in Gran Bretagna per lavoro, per studiare, per partecipare ad un corso di inglese anche solo per qualche settimana o semplicemente in vacanza.
Non si sa cosa succedera’ ai 300.000 o forse 350.000 italiani registrati come residenti e agli altri 400.000 che non sono registrati Aire ma che comunque lavorano e risiedono li’.
Il governo britannico – sul sito del governo le informazioni – ha richiesto di fornire, la prova di ‘‘settled status” a chi e’ gia’ residente da almeno 5 anni per consentire di rimanere a tempo indeterminato in Inghilterra o di pre -settled per chi e’ residente da meno tempo per raggiungere i 5 anni e poi richiedere il permesso definitivo.
La documentazione e le prove richieste non sono chiare e neppure facilmente reperibili o dimostrabili dalla maggior parte delle persone per cui al momento vi e’ ancora una situazione di incertezza per tutti.
Per gli altri che vorranno entrare in Inghilterra dopo marzo probabilmente sara’ necessario un visto e un permesso sia per soggiornare che per lavorare e si parla di accessi contingentati.
Non vogliamo affrontare il discorso circa le conseguenze economiche della Brexit per l’Inghilterra o l’Europa ma provare semplicemente ad analizzare le conseguenze, anche le piu’ semplici e pratiche, che le persone che decideranno di andare in vacanza o a frequentare un corso di inglese in Inghilterra dopo il 29 marzo si troveranno probabilmente ad affrontare.
La libera circolazione delle persone in area europea verra’ meno con l’uscita dall’Unione per cui dovranno essere definiti e negoziati i nuovi criteri per entrare ed uscire dai confini inglesi.
Occorrera’ ridefinire una nuova mappa dei confini tra Europa e Gran Bretagna.
Con l’uscita dall’Europa per andare in Inghilterra, sia per motivi di vacanza che di studio, sara’ quasi sicuramente necessario esibire il passaporto ed un visto di ingresso a tempo limitato, le cui modalita’ di richiesta e costi non sono ancora definiti. Si pensi anche alle possibili code ed attese per i controlli.
Per chi non e’ gia’ in possesso dovra’ richiedere il passaporto, considerando i costi ed i tempi necessari per averlo, nonche’ ricordandosi, chi ne e’ gia’ in possesso, che e’ valido per l’espatrio solo fino a 6 mesi prima della sua scadenza.
Le Universita’ inglesi, che da lungo tempo attraggono studenti da tutta Europa, dovranno fare il conto con permessi e visti aggiuntivi e con applicazione di fees maggiorati anche per i cittadini europei come ora applicati agli extraeuropei . Considerate che ora i fees per gli extra-europei sono anche 3 o 4 volte quelli per gli europei!
Ci saranno inoltre problemi per le ammissioni per il riconoscimento dei diversi titoli europei nonche’ per il riconoscimento delle qualifiche professionali.
Anche la telefonia mobile avra’ sicuramente prezzi maggiorati e accessi diversi venendo meno tutti gli accordi e le tariffe di roaming.
Per guidare in Inghilterra non sara’ piu’ sufficiente la patente italiana o qualsiasi altra patente europea ma bisognera’ munirsi di una patente internazionale.
Un altro aspetto importante per chi si muovera’ per vacanza o studio in Inghilterra sara’ il problema sanitario.
Non sara’ piu’ sufficiente la tessera sanitaria europea per accedere gratuitamente alle cure o ricoveri d’urgenza ma occorrera’ sottoscrivere una polizza sanitaria, come quando si viaggia nel resto del mondo, a copertura dei rischi in caso di malattia grave, ricovero o incidente.
Viaggiare o andare a studiare inglese in Inghilterra’ comportera’ pertanto impegni burocratici e spese aggiuntive.
Cosa sara’ poi di tutti gli accordi sui diritti dei passeggeri e delle norme di tutela e di cooperazione giudiziaria europea? Dovranno essere rinegoziati e adattati alla nuova situazione.
Come funzionera’ l’importazione e l’esportazione di merci ? Ci saranno sicuramente limitazioni e dazi da pagare .
Il sito del governo cerca di affrontare tutte le tematiche in caso di no deal ma lasciando aperti tutti gli scenari a nuovi accordi di cui ancora non si conoscono i termini e contenuti.
La situazione e’ di totale incertezza per cui programmare una vacanza studio o anche solo qualche giorno di soggiorno in terra inglese lascia aperti molti dubbi su come affrontare un viaggio, anche da turista, nel dopo Brexit.
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