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GUIDA alla BLACK LIST EUROPEA e ITALIANA, come scegliere Conti bancari e Residenza Estera

 

 

Dopo l’ultima revisione di febbraio 2022, Anguilla, Dominica e Seychelles sono state rimosse,

ridotta a 9 la lista UE delle giurisdizioni non cooperative

L’off-shore è ormai un fenomeno marginale

 

GUIDA alla BLACK LIST EUROPEA, come scegliere Conti bancari e Residenza Estera

Si tratta di una lista di paesi non appartenenti all’Unione europea che incoraggiano pratiche fiscali abusive, che erodono i gettiti fiscali degli Stati membri provenienti dalle imprese.

Tramite l’individuazione di questi paesi a livello dell’UE, gli Stati membri possono agire di concerto per spingere tali paesi ad attuare riforme. L’obiettivo non è quello di stigmatizzarli, ma di incoraggiare un cambiamento positivo nelle rispettive legislazioni e prassi fiscali attraverso la cooperazione.

L’UE e gli Stati membri possono applicare misure di difesa efficaci e proporzionate, tanto nel settore fiscale quanto in quello non fiscale, nei confronti delle giurisdizioni non cooperative, fino a quando queste figurino nella lista.

Nel dicembre 2017 i Paesi dell’UE hanno concordato di applicare almeno una delle seguenti misure amministrative:

  1. monitoraggio rafforzato delle transazioni
  2. aumento dei controlli di rischio per i contribuenti che beneficiano di regimi elencati
  3. aumento delle verifiche di rischio per i contribuenti che utilizzano schemi fiscali che coinvolgono i regimi elencati.

Il 5 dicembre 2019 il Consiglio ha approvato gli orientamenti per un ulteriore coordinamento. Gli Stati membri si sono inoltre impegnati, a partire dal 1° gennaio 2021, a utilizzare l’elenco dell’UE nell’applicazione di almeno una delle quattro misure legislative specifiche:

  1. non deducibilità dei costi sostenuti in una giurisdizione elencata
  2. norme sulle società estere controllate (CFC), per limitare il differimento artificiale delle imposte a entità offshore a bassa tassazione
  3. misure sulla ritenuta alla fonte (WHT), per contrastare esenzioni o rimborsi impropri
  4. limitazione della participation exemption sui dividendi degli azionisti.

Attualmente, 26 Stati membri applicano o hanno preso provvedimenti per applicare almeno una delle quattro misure difensive concordate negli Orientamenti 2019. Tra questi 26 Stati membri, 16 applicano almeno due delle quattro misure.

 

Lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali – link

 

Nella lista adottata dal Consiglio il 24 febbraio 2022 figurano:

  1. American Samoa,
  2. Fiji,
  3. Guam,
  4. Palau,
  5. Panama,
  6. Samoa,
  7. Trinidad e Tobago,
  8. US Virgin Islands,
  9. Vanuatu.

 

SVIZZERA a GRANDE RISCHIO per la prossima revisione di Ottobre 2022?

Il principale gruppo politico del Parlamento europeo ha chiesto il 2022 febbraio una revisione delle pratiche bancarie svizzere e la possibile inclusione del paese nella lista nera dell’UE sul denaro sporco dopo la fuga di documenti del Credit Suisse.

I media hanno pubblicato i risultati delle indagini su una fuga di dati su migliaia di conti tenuti presso la banca nei decenni passati e hanno detto che sembravano mostrare che tra i clienti c’erano persone che violavano i diritti umani e uomini d’affari sotto sanzioni.

“Quando le banche svizzere non riescono ad applicare correttamente le norme internazionali contro il riciclaggio di denaro, la Svizzera stessa diventa una giurisdizione ad alto rischio”.

 

Perchè conoscere i paesi in black list o che potrebbero essere inseriti in futuro è di utilità per molti cittadini e imprese?

In questa fase di difficile situazione geopolitica, il tema non riguarda solo La Russia, ma va a cadere su molte giurisdizioni ritenute non collaborative.

Questa lista, nei suo colori e sfumature di rischio va considerata, insieme a quelle del paese di cittadinanza o di domiciliazione della società, come un assolutamente utile, necessario filtro, per valutare le proprie decisioni di:

  1. INVESTIMENTO e PROTEZIONE PATRIMONIALE – Approfondisci qui

  2. SCELTA DEL PAESE DI ESPATRIO e RESIDENZA – Approfondisci qui

  3. GIURISDIZIONE IN CUI BASARE LA SOCIETÀ – Approfondisci qui

 

Quindi abbiamo una black list Europea, Poi a livello di singolo paese, vengono prese le decisioni regolamentari, legali, fiscali, che impattano su cittadini e imprese che hanno legami di qualsiasi natura con le giurisdizioni elencate.

 

Le liste riportate ed i criteri evidenziati, sono una parte oggi determinante per poter operare non solo in diverse giurisdizioni, ma anche per accedere agli intermediari finanziari sia nella fase di on-boarding e due-diligence (di cui noi possiamo fornire assistenza professionale), sia in quella di gestione dell’operatività senza la quale un investimento, una residenza, un’attività societaria NON possono sostanzialmente esistere.

 

GUIDA alla BLACK LIST ITALIANA, come scegliere Conti bancari e Residenza Estera

In modo specifico per l’Italia queste sono le variabili e i Paesi che vanno considerati:

 

PERSONE FISICHE

Per la regolamentazione ITALIANA, l’espatriato in un Paese nella Black List qui sotto indicata, è caricato di un onere della prova aggiuntivo di residenza effettiva nel paese, pur se iscritto AIRE.

Questa inversione dell’onere della prova, non vale per i paesi in White list, ove esiste una presunzione di residenza effettiva, salvo prova contraria fornita dall’amministrazione pubblica

Queste giurisdizioni sono le stesse indicate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi di persone fisiche, enti non commerciali e società semplici, ai fini della dichiarazione obbligatoria di detenzione di attività patrimoniali e finanziarie in paesi non collaborativi.

Abbiamo evidenziato in BLU, alcune delle giurisdizioni su cui più frequentemente ci vengono fatte richieste, per vicinanza con l’Europa o per alea di paradiso fiscale

 

Alderney

Andorra

Antigua e Barbuda

Antille Olandesi

Aruba

Bahamas

Bahrein

Barbados

Belize

Bermuda

Brunei

Costa Rica

Dominica

Emirati Arabi Uniti

Ecuador

Filippine

Gibilterra

Gibuti

Grenada

Guernsey

Hong Kong

Isola di Man

Isole Cayman

Isola Cook

Isole Marshall

Isole Vergini Britanniche

Jersey

Libano

Liberia

Liechtenstein

Macao

Malaysia

Maldive

Mauritius

Monserrat

Nauru

Niue

Oman

Panama

Polinesia Francese

Principato di Monaco

Sark

Seychelles

Singapore

Saint Kitts e Nevis

Saint Lucia

Saint Vincent e Grenadine

Svizzera

TaiwanTonga

Turks e Caicos

Tuvalu

Uruguay

Vanuatu

Samoa

 

IMPRESE

A differenza delle persone fisiche, per le imprese la regolamentazione italiana, guidata e indirizzata da quella internazionale e OCSE in particolare, ha emanato molte norme e raccomandazioni (CFC –  BEPS – dividendi esteri – plusvalenze da partecipazioni internazionali …), ha prodotto un criterio per individuare i paesi in White list:

IL livello di tassazione NOMINALE inferiore al 50% di quello applicabile in Italia, pur tenendo conto dei criteri di formazione della base imponibile.

Da quanto sopra è nata, attraverso l’emanazione di un Decreto Legge del 2017, una lista di Paesi collaborativi e trasparenti

Albania

Andorra

Antigua e Barbuda

Argentina

Aruba

Australia

Austria

Barbados

Belgio

Belize

Brasile

Bulgaria

Canada

Cile

Cipro

Colombia

Corea

Croazia

Costa Rica

Curacao

Danimarca

Estonia

Federazione Russa

Finlandia

Francia

Germania

Giappone

Gibilterra

Grecia

Grenada

Groenlandia

Guernsey

India

Indonesia

Irlanda

Islanda

Isola di Man

Isole Cook

Isola Faroe

Isole Marshall

Israele

Kuwait

Latvia

Liechtenstein

Lituania

Lussemburgo

Malesia

Malta

Mauritius

Messico

Monaco

Montserrat

Niue

Norvegia

Nuova Zelanda

Paesi Bassi

Polonia

Portogallo

Regno Unito

Repubblica Ceca

Cina (Rep. Popolare)

Repubblica Slovacca

Romania

San Marino

Saint Kitts e Nevis

Santa Lucia

Saint Vincent e Grenadines

Samoa

Seychelles

Singapore

Sint Maarten

Slovenia

Sud Africa

Spagna

Svizzera

Svezia

Ungheria

Uruguay

 

Fuori dai confini e dalla sovranità territoriale dello stato, rimane la vera ed unica soluzione, sempre in modo professionale e compliant …. e scegliendo la giurisdizione più adatta

Vorremmo ricordare comunque che per essere un vero fedele del taglio di tasse e contributi devi essere un altrettanto fedele tagliatore di spese, incentivi e prebende che vengono redistribuite dalla politica dopo lauta mancia di intermediazione.

La brutta notizia è che non basterà a cambiare le conseguenze di scelte scellerate, perché il debito accumulato per le scelte di oggi e del passato dovrà essere ripagato o ristrutturato con le conseguenze di una dieta per lo stato e per i cittadini che non si sono per ora viste in quanto la dieta non è mai stata fatta, anzi produciamo tra i 10 e i 15 miliardi di debito aggiuntivo a trimestre.

I 3 trilioni di debito sono ormai vicini, e i residenti italiani sono il collaterale di questo debito

Ci fermeremo quando i creditori diranno basta e sarà doloroso sia per loro sia per i debitori residenti in Italia

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