NUOVA BLACKLIST EUROPEA e ITALIANA, come scegliere Conti bancari e Residenza Estera
Dopo l’ultima revisione di Ottobre 2022, Anguilla, Bahamas e Turks and Caicos sono state aggiunte, la Svizzera si è salvata dopo le indiscrezioni di inizio per una sua inclusione
12 i paesi la lista UE delle giurisdizioni non cooperative
L’off-shore è ormai un fenomeno marginale

EU blacklist oct22
GUIDA alla BLACK LIST EUROPEA, come scegliere Conti bancari e Residenza Estera
Si tratta di una lista di paesi non appartenenti all’Unione europea che incoraggiano pratiche fiscali abusive, che erodono i gettiti fiscali degli Stati membri provenienti dalle imprese.
Tramite l’individuazione di questi paesi a livello dell’UE, gli Stati membri possono agire di concerto per spingere tali paesi ad attuare riforme. L’obiettivo non è quello di stigmatizzarli, ma di incoraggiare un cambiamento positivo nelle rispettive legislazioni e prassi fiscali attraverso la cooperazione.
L’UE e gli Stati membri possono applicare misure di difesa efficaci e proporzionate, tanto nel settore fiscale quanto in quello non fiscale, nei confronti delle giurisdizioni non cooperative, fino a quando queste figurino nella lista.
Nel dicembre 2017 i Paesi dell’UE hanno concordato di applicare almeno una delle seguenti misure amministrative:
- monitoraggio rafforzato delle transazioni
- aumento dei controlli di rischio per i contribuenti che beneficiano di regimi elencati
- aumento delle verifiche di rischio per i contribuenti che utilizzano schemi fiscali che coinvolgono i regimi elencati.
Il 5 dicembre 2019 il Consiglio ha approvato gli orientamenti per un ulteriore coordinamento. Gli Stati membri si sono inoltre impegnati, a partire dal 1° gennaio 2021, a utilizzare l’elenco dell’UE nell’applicazione di almeno una delle quattro misure legislative specifiche:
- non deducibilità dei costi sostenuti in una giurisdizione elencata
- norme sulle società estere controllate (CFC), per limitare il differimento artificiale delle imposte a entità offshore a bassa tassazione
- misure sulla ritenuta alla fonte (WHT), per contrastare esenzioni o rimborsi impropri
- limitazione della participation exemption sui dividendi degli azionisti.
Attualmente, 26 Stati membri applicano o hanno preso provvedimenti per applicare almeno una delle quattro misure difensive concordate negli Orientamenti 2019. Tra questi 26 Stati membri, 16 applicano almeno due delle quattro misure.


Lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali – link
Nella lista adottata dal Consiglio il 4 Ottobre 2022 figurano:
- American Samoa,
- Anguilla
- Bahamas
- Fiji,
- Guam,
- Palau,
- Panama,
- Samoa,
- Trinidad e Tobago,
- Turks and Caicos
- US Virgin Islands
- Vanuatu
Perchè conoscere i paesi in black list o che potrebbero essere inseriti in futuro è di utilità per molti cittadini e imprese?
In questa fase di difficile situazione geopolitica, il tema non riguarda solo La Russia, ma va a cadere su molte giurisdizioni ritenute non collaborative.
Questa lista, nei suo colori e sfumature di rischio va considerata, insieme a quelle del paese di cittadinanza o di domiciliazione della società, come un assolutamente utile, necessario filtro, per valutare le proprie decisioni di:
Quindi abbiamo una black list Europea, Poi a livello di singolo paese, vengono prese le decisioni regolamentari, legali, fiscali, che impattano su cittadini e imprese che hanno legami di qualsiasi natura con le giurisdizioni elencate.
Le liste riportate ed i criteri evidenziati, sono una parte oggi determinante per poter operare non solo in diverse giurisdizioni, ma anche per accedere agli intermediari finanziari sia nella fase di on-boarding e due-diligence (di cui noi possiamo fornire assistenza professionale), sia in quella di gestione dell’operatività senza la quale un investimento, una residenza, un’attività societaria NON possono sostanzialmente esistere.
GUIDA alla BLACK LIST ITALIANA, come scegliere Conti bancari e Residenza Estera
In modo specifico per l’Italia queste sono le variabili e i Paesi che vanno considerati:
PERSONE FISICHE
Per la regolamentazione ITALIANA, l’espatriato in un Paese nella Black List qui sotto indicata, è caricato di un onere della prova aggiuntivo di residenza effettiva nel paese, pur se iscritto AIRE.
Questa inversione dell’onere della prova, non vale per i paesi in White list, ove esiste una presunzione di residenza effettiva, salvo prova contraria fornita dall’amministrazione pubblica
Queste giurisdizioni sono le stesse indicate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi di persone fisiche, enti non commerciali e società semplici, ai fini della dichiarazione obbligatoria di detenzione di attività patrimoniali e finanziarie in paesi non collaborativi.
Abbiamo evidenziato in BLU, alcune delle giurisdizioni su cui più frequentemente ci vengono fatte richieste, per vicinanza con l’Europa o per alea di paradiso fiscale
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Taiwan | Tonga |
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IMPRESE
A differenza delle persone fisiche, per le imprese la regolamentazione italiana, guidata e indirizzata da quella internazionale e OCSE in particolare, ha emanato molte norme e raccomandazioni (CFC – BEPS – dividendi esteri – plusvalenze da partecipazioni internazionali …), ha prodotto un criterio per individuare i paesi in White list:
IL livello di tassazione NOMINALE inferiore al 50% di quello applicabile in Italia, pur tenendo conto dei criteri di formazione della base imponibile.
Da quanto sopra è nata, attraverso l’emanazione di un Decreto Legge del 2017, una lista di Paesi collaborativi e trasparenti
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Fuori dai confini e dalla sovranità territoriale dello stato, rimane la vera ed unica soluzione, sempre in modo professionale e compliant …. e scegliendo la giurisdizione più adatta
Vorremmo ricordare comunque che per essere un vero fedele del taglio di tasse e contributi devi essere un altrettanto fedele tagliatore di spese, incentivi e prebende che vengono redistribuite dalla politica dopo lauta mancia di intermediazione.
La brutta notizia è che non basterà a cambiare le conseguenze di scelte scellerate, perché il debito accumulato per le scelte di oggi e del passato dovrà essere ripagato o ristrutturato con le conseguenze di una dieta per lo stato e per i cittadini che non si sono per ora viste in quanto la dieta non è mai stata fatta, anzi produciamo tra i 10 e i 15 miliardi di debito aggiuntivo a trimestre.
I 3 trilioni di debito sono ormai vicini, e i residenti italiani sono il collaterale di questo debito
Ci fermeremo quando i creditori diranno basta e sarà doloroso sia per loro sia per i debitori residenti in Italia
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