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RECUPERO CREDITI: perchè è meglio in via stragiudiziale che non giudiziale

 

Che tu sia un residente in Italia o che tu sia un residente estero, con difficoltà ad accedere al sistema giudiziale e burocratico Italiano, la soluzione del recupero crediti stragiudiziale consente un percorso eseguibile in remoto e una valutazione della capacità patrimoniale del debitore con il supporto di un Avvocato professionista ovunque tu sia locato.

Cosa è il recupero crediti?

Quando abbiamo fornito un bene o un servizio o una attività professionale e non viene pagata dal nostro cliente noi diventiamo creditori e lui debitore della somma che ci è dovuta.

Alla base ci deve essere un accordo o un contratto tra le parti per la fornitura del bene o del servizio e dall’altra parte il mancato pagamento nei termini della somma dovuta.

Avere alla base un accordo chiaro e preciso delle obbligazioni di fornitura, del prezzo concordato e dei termini per il pagamento è sicuramente di aiuto nella successiva fase del recupero perchè puo’ essere meno soggetto a contestazioni.

Deve trattarsi di un credito certo ovvero non deve essere controverso che sia dovuto e ci devono essere gli elementi e le prove che dimostrano che il credito esiste, liquido cioè è indicato l’ammontare della somma dovuta o è comunque determinabile l’ammontare ed esigibile cioè non è sottoposto a condizioni sospensive o termini non ancora scaduti.

Se la fattura è previsto che sia pagata a 30 giorni dall’emissione, dal 31 giorno se non è pagata si risulta inadempienti e debitori ed il relativo credito risulta esigibile.

La procedura di recupero in generale prevede due fasi: una prima fase con attività STRAGIUDIZIALE ovvero al di fuori delle aule giudiziarie e senza ricorrere al giudice e solo se questa fase non ha successo si attiva la fase GIUDIZIALE davanti al giudice di Pace o al Tribunale competente.

 

PERCHE’ E’ MEGLIO UN RECUPERO CREDITI STRAGIUDIZIALE

RECUPERO CREDITI stragiudiziale

RECUPERO CREDITI stragiudiziale

 

Dopo anni di esperienza presso l’ufficio legale di una banca ed essermi occupata di recupero crediti presso uno dei piu’ importanti gruppi ed aver affinato tutte le tecniche di negoziazione mi sento di consigliare che privilegiare una soluzione stragiudiziale sia la miglior via da percorrere per un recupero del credito.

Puo’ essere la consegna di una porta in ritardo, con alcuni difetti o montata male che puo’ portare il cliente a contestare e a non voler pagare la fornitura, oppure il mancato pagamento da parte dell’affittuario dei canoni di affitto perchè l’attività è stata chiusa per mesi durante la pandemia o per aver perso il lavoro o ancora la contestazione di un lavoro di progettazione ed esecuzione non fatto a regola d’arte o il mancato pagamento della fattura per assenza di liquidità e di disponibilità della somma dovuta.

Sono tutte possibili motivazioni che possono portare la parte debitrice a non pagare il debito e dall’altra la parte creditrice a doversi attivare per recuperare il proprio credito per il lavoro fatto o il bene consegnato.

Spesso gli accordi sono anche verbali, senza termini e clausole contrattuali precise, o anche se scritti puo’ essere difficile poter fornire prove in giudizio della bontà del servizio reso, rendendo necessaria documentazione o testimoni a supporto delle proprie richieste.

Avere un preciso contratto sottoscritto tra le parti con un accordo di fornitura di beni o servizi professionali agevola poi nel recupero.

tempi per attivare un recupero crediti stragiudiziale sono più rapidi, anzi devono essere rapidi perchè è importante essere tempestivi nel far valere i propri diritti con il debitore, e sicuramente meno costosi.

Attivare un recupero stragiudiziale, anche con l’aiuto di un professionista esperto, è piu’ economico perchè ha minori costi rispetto all’instaurare una causa giudiziale e, anche se vi sono contestazioni sulla fornitura, può essere facile trovare delle soluzioni in via amichevole o in via professionale senza ricorrere alle aule del Tribunale.

Dar corso agli atti giudiziali puo’ scatenare nel debitore , o nel legale del debitore, opposizioni a decreto, a precetto, agli atti esecutivi anche al solo scopo dilatorio, per allungare i tempi dei procedimenti anche attraverso contestazioni alle forniture piu’ o meno fondate, vizi o difetti anche pretestuosi, appigli a mancanze di fondamento del credito vantato, termini non rispettati e nel frattempo il debitore ha anche il tempo di proteggere o mettere al riparo il proprio patrimonio da eventuali aggressioni, richiedendo da parte del creditore ulteriori atti giudiziali per poterlo colpire come ad esempio azioni revocatorie.

La via stragiudiziale puo’ portare a soluzioni condivise , magari anche continuando ad avere buoni rapporti con il cliente che inizialmente non aveva pagato il debito per piccole contestazioni, insoddisfazioni nel lavoro svolto, incomprensioni , momentanee difficoltà nel reperire il denaro.

Cercare di capire la situazione patrimoniale del debitore e i motivi per cui non abbia pagato puo’ aiutare a raggiungere l’obiettivo di convincere il cliente a pagare, magari concedendogli una dilazione del pagamento, un rientro rateale o uno sconto a fronte delle contestazioni sollevate.

La presenza di un professionista come un avvocato puo’ dare maggiore autorevolezza alle richieste di pagamento avanzate e porsi anche come figura terza, al di sopra delle parti e meno coinvolta, in grado di avviare delle negoziazioni e trovare delle soluzioni che possano mettere d’accordo debitore e creditore ovvero cliente e fornitore.

 

 

QUALI SONO LE FASI DEL RECUPERO CREDITI STRAGIUDIZIALE

Si parte da un approccio piu’ collaborativo con il debitore per cercare anche di capire le motivazioni del mancato pagamento per arrivare ad un approccio più incisivo e formale, con la messa in mora e l’intimazione di pagamento entro un certo termine, per poi, se necessario e persiste il mancato pagamento, sondare il terreno per soluzioni per un piano di pagamento dilazionato nel tempo o per concedere una riduzione della somma dovuta con un accordo di saldo e stralcio, soprattutto nel caso di presenza di contestazioni.

Ecco le diverse fasi del recupero stragiudiziale:

  1. SOLLECITO TELEFONICO : puo’ essere il primo contatto con il debitore per segnalare l’inadempimento e ricordargli di eseguire il pagamento
  2. SOLLECITO SCRITTO: mandare un sollecito scritto via email o con lettera consente di chiarire la richiesta con indicazione importo, fattura di riferimento e termini del pagamento, di dar modo alla controparte di verificare eventuali errori e costituisce una prova della richiesta. Si possono inviare anche più solleciti.
  3. COSTITUZIONE IN MORA: qualora i tentativi precedenti non abbiano sortito l’esito sperato si deve passare alla fase piu’ formale con una intimazione di pagamento per iscritto tramite raccomandata o PEC e mettendo in mora il debitore per provvedere al pagamento entro un certo termine e servirà anche come prova nel caso di avvio di azioni giudiziali. Conterrà gli estremi del contratto, del preventivo, della fattura, l’importo e il termine per effettuare il pagamento. Puo’ contenere richieste di interessi maturati e spese. Utilizzare un legale può dare maggiore peso e forza alla richiesta al debitore ed è più facile, se si passa alla fase di intermediazione, trovare una soluzione di comune accordo.
  4. PIANO DI RIENTRO: se il debitore si trova in una temporanea situazione di difficoltà nel reperire l’intera somma da pagare si puo’ risolvere la situazione, senza passare alle vie giudiziali, offrendogli la possibilità di pagare ratealmente prevedendo i termini di pagamento dilazionati secondo le esigenze e possibilità economiche del debitore. E’ indubbio che per il creditore sia meglio incassare la somma subito ma se è impossibile dall’altra parte eseguirlo si puo’ trovare un accordo che consenta di recuperare l’intera somma in futuro. E’ consigliabile mettere per iscritto le nuove modalità e termini di pagamento (ad esempio pagamento dilazionato di Euro 300,00 il giorno 25 di ogni mese a partire da settembre……) da utilizzare anche come prove e riconoscimento del debito in eventuali future cause qualora la parte non rispetti anche i termini del pagamento dilazionato. E’ possibile prevedere anche degli interessi sulla dilazione, ovviamente nei limiti di legge.
  5. ACCORDO SALDO E STRALCIO: è possibile concordare con la controparte debitrice, in particolare nel caso in cui vi siano contestazioni sui beni o sul servizio fornito, di concedere un pagamento di una somma minore rispetto a quella dovuta a totale chiusura del debito esistente. Anche in questo caso è opportuno mettere per iscritto i nuovi accordi raggiunti e, se non vi è il pagamento contestuale all’accordo, valutare se prevedere che in caso di mancato versamento della somma concordata a stralcio il debitore sia tenuto a versare l’intero credito dovuto inizialmente.

 

FASE GIUDIZIALE DEL RECUPERO CREDITI

RECUPERO CREDITI giudiziale

RECUPERO CREDITI giudiziale

 

Se tutti i tentativi stragiudiziali non hanno portato l’esito sperato si dovrà dar corso alla fase giudiziale.

Consiglio di valutare preventivamente la capacità patrimoniale del debitore e gli eventuali beni da attaccare (c/c correnti, stipendi, pensioni, auto, barche, immobili ecc) per il recupero del proprio credito, in particolare se il credito è di importo rilevante (eventualmente anche prevedendo sequestri preventivi o provvedimenti d’urgenza a tutela) per non ritrovarsi con un titolo esecutivo, azioni esecutive avviate , tempi di giustizia e costi da sostenere senza avere ”beni” da colpire per ripagarsi del credito iniziale e di tutte le ulteriori spese sostenute.

Ecco i passi da fare in via giudiziale:

  • richiesta di un decreto ingiuntivo da parte del tribunale o del giudice di pace (sole se importo è inferiore a Euro 1.100 si può fare personalmente altrimenti occorre l’assistenza di un avvocato). Dovranno essere fornite prove documentali del credito ed il giudice disporrà una ingiunzione al debitore di pagamento
  • decorso il termine se il debitore non paga si notifica l’atto di precetto in cui si avverte il debitore che se non paga entro 10 giorni si procederà all’esecuzione forzata
  • si da’ corso al pignoramento dei beni (diretto o presso terzi ad esempio nel caso di pignoramento di un conto corrente o dello stipendio)
  • si procede alla vendita all’asta dei beni mobili (ad esempio il mobilio della casa o l’auto ) o dei beni immobili (terreni, appartamento, villa ecc) per soddisfare il credito con il ricavato.

Tutte le fasi possono essere oggetto di opposizione da parte del debitore e possono anche, salvo diverso avviso da parte del giudice, bloccare la fase successiva fino all’esito con sentenza della precedente.

Ecco spiegati i tempi lunghi di un processo di recupero in via giudiziale senza contare che se si pignorano beni mobili o immobili questi devono essere poi messi all’asta e venduti per usare il ricavato per soddisfare il creditore o magari anche gli altri creditori nel frattempo intervenuti.

La vendita del mobilio cioè sedie, divano, tavolo , salvo vi sia la presenza di cose di valore come ad esempio quadri o mobili antichi, produrrà ricavati minimi mentre per le auto dipende dalla marca, dal modello e dagli anni.

Con la vendità di immobili i ricavati sono piu’ consistenti ma il valore si deprezza molto rispetto ai valori di mercato con vendite spesso solo dopo diverse aste al ribasso, salvo si tratti di immobili di prestigio e in località di interesse.

Indipendentemente dall’esito dell’esecuzione e dal ricavato d’asta si dovranno pagare al legale tutti gli onorari e le spese sostenute per l’attività professionale e giudiziale svolta. La fase giudiziale oltre a non essere economica puo’ portare in alcuni casi di crediti di poco valore a sostenere spese maggiori del credito da recuperare.

Solo valutando la capacità patrimoniale del debitore, il costo economico di una causa giudiziale e le possibilità di successo si potrà decidere se procedere alla causa giudile per recuperare il proprio credito.