COSA E’ LA SUCCESSIONE
La successione ereditaria si apre al momento del decesso di una persona nel luogo del suo domicilio e trova una specifica regolamentazione in ogni paese per la devoluzione dei beni e diritti agli eredi legittimi, individuati per legge, o testamentari indicati dal defunto.
SUCCESSIONE IN ITALIA
La successione in Italia è di 2 tipi:
Legittima: in assenza di testamento la legge prevede la devoluzione dei beni agli eredi legittimi (coniuge – figli – genitori – sorelle e fratelli – parenti fino al 6 grado) nell’ordine e nelle quote riconosciute per legge. Ad esempio ½ coniuge e ½ al figlio o in caso di più figli 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli.
Testamentaria: con devoluzione discrezionale da parte del defunto attraverso un documento olografo scritto di pugno e firmato dal defunto, oppure pubblico redatto dal Notaio o segreto redatto dal testatore e depositato presso un Notaio.
Si devono rispettare le quote di legittima previste per legge. Ad esempio in presenza del solo coniuge la quota di legittima è di 1/2 del patrimonio e, pertanto, la quota disponibile da devolvere discrezionalmente è l’altra metà del patrimonio, se invece eredi sono coniuge e 1 figlio, a cui spettano 1/3 ciascuno, la quota disponibile sarà il residuo 1/3 del patrimonio.
La normative italiana prevede che chi riceve in eredità dei beni deve obbligatoriamente, entro 12 mesi:
- presentare all’Agenzia delle Entrate, ora solo in modalità on line, la dichiarazione di successione
- presentare la domanda di volture catastali se sono presenti anche beni immobili
- pagare l’imposta di successione, se il valore dei beni ereditati supera le franchigie previste
- corrispondere le imposte ipotecarie e catastali per la voltura agli eredi degli immobili.
L’imposta di successione attualmente viene calcolata sulla base delle seguenti imposte e franchigie:
- coniuge o parenti in linea retta si paga il 4% sul valore netto dei beni oltre un milione
- fratelli e sorelle si paga il 6% per ogni beneficiario sul valore dei beni oltre 100.000
- altri parenti fino al 4 grado si paga il 6% sul valore trasferito senza applicazione di franchigia
- per tutti gli altri soggetti si applica l’8% di imposta sul valore netto trasferito senza franchigia
- per i trasferimenti effettuati a eredi soggetti portatori di handicap si applica una franchigia di 1.500.000 .
La successione in Italia sotto il profilo civilistico è regolata dalla L.218/95 e ora anche dal regolamento EU 650/2012 entrato in vigore dal 2015.
La normativa italiana sulla successione (L.218/95) prevede, come principio generale, che la stessa sia regolata dalla legge nazionale del soggetto in base alla sua cittadinanza.
Dal 2015, sulla base della normativa europea alla successione si applica invece la legge dello Stato in cui il defunto era residente fiscale al momento del decesso, indipendentemente dalla sua cittadinanza, e su base mondiale ovvero su tutti i beni e diritti posseduti anche all’estero.
La legge non prende invece in considerazione la residenza del beneficiario o erede della successione.
SUCCESSIONE INTERNAZIONALE
La successione internazionale è quella che si apre quando il defunto aveva legami con diversi paesi (perchè si era trasferito a vivere all’estero, perchè aveva acquistato beni o aperto conti correnti all’estero , perchè aveva acquisito un’altra cittadinanza), ovvero che vede coinvolti i differenti paesi
– di cittadinanza
– di residenza del de cuius al momento della morte
– luogo dove si trovano i beni o i diritti da ereditare
che comporta, considerato che ogni Stato ha diverse normative successorie, di decidere quale sia la legge applicabile al caso concreto.
La normativa italiana sulla successione prevede come principio generale, come spiegato sopra, che la stessa sia regolata dalla legge nazionale del soggetto in base alla sua cittadinanza.
La normativa Europea Reg.EU 650/2012 in vigore da agosto 2015 ha portato una svolta alle successioni dei cittadini nell’Unione Europea (esclusa Irlanda, Danimarca e Regno Unito non firmatari) prevedendo delle regole per una successione internazionale Europea perchè detto Regolamento prevale sulle normative dei singoli paesi.
Il principio generale del Regolamento Europeo e’ che la legge applicabile è quella dove il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte.
Il regolamento europeo consente però la possibilità di decidere diversamente, con una dichiarazione specifica o con una clausola espressa nel testamento, di regolare la propria successione sulla base della legge del paese di cittadinanza anzichè sulla base di quella del nuovo paese di residenza abituale.
Il Regolamento Europeo semplifica il passaggio ereditario e riduce le conflittualità, prevedendo che una sola autorità degli Stati membri si occupi della successione e che alla stessa sia applicata una sola normativa di uno Stato.
Per questo diventa importante scegliere quale regolamentazione applicare alla successione prima del decesso per disciplinare la devoluzione dei beni, stabilire chi possono essere gli eredi legittimi e le quote di spettanza di ognuno o le quote eventualmente disponibili da devolvere per testamento o le responsabilità sui debiti ereditari.
avv.Rossella Gianazza